mercoledì 13 agosto 2014

Mazze di Tamburo : Sugo

 
Quando troviamo i funghi non riusciamo a non coglierli, e quando li abbiamo fatti al forno ne avevamo talmente tanti che una parte l'abbiamo usata per fare un sugo.
In rete non ho trovato nulla del genere, ma mi son detta "se funziona con le altre specie perchè nn con questa??!!"

Quindi abbiamo prese sempre e solo le teste e le abbiamo tagliate a quadrotti di circa 2-3 cm per lato (in cottura si ritirano molto)
Abbiamo fatto un soffritto con mezza cipolla di tropea e due spicchi d'aglio schiacciati.
Quando la cipolla è appassita e l'aglio dorato abbiamo tolto quest'ultimo e aggiungo i funghi.
Li abbiamo fatti rosolare un po' e poi sfumati con del vino bianco.



Per dare un po' di colore e per legare il tutto abbiamo aggiunto un paio di cucchiai di polpa di pomodoro


Anche questa ricetta ha riscosso molto successo!
Non capisco perchè in rete si parli quasi esclusivamente di farle fritte.
Questi funghi, abbastanza facili da trovare, e piuttosto inconfondibili (quindi anche una persona non esperta non ha difficoltà a distinguerli da quelli velenosi) sono anche molto versatili.
Bisogna solo aver voglia di sperimentare!!!!!

Mazze di Tamburo al Forno

Sono in montagna, e il tempo non è il massimo, piove tutti i giorni, ma durante la giornata esce anche un po' di sole...o quanto meno smette di piovere....
Nonostante tutto tutte le mattine riesco a passeggiare con la mia cagnolina nel bosco per un paio d'ore.
Grazie al tempo un po' ballerino il bosco è piuttosto ricco di funghi, la maggior parte ovviamente non è commestibile, tanti non li conosco, ma una specie è proprio inconfondibile....la mazza di tamburo!!


Ne troviamo tutte le mattine
e fino a qualche giorno fa le abbiamo sempre e solo mangiate impanate e fritte.
Non conoscevamo altro modo di mangiarle.
Ma non si può mica mangiare sempre roba fritta!!!!!
Quindi ho vagato un po' nella rete alla ricerca di ricette, speravo di trovare qualcosa di più...
Ho trovato chi raccontava di averle cotte in forno condite con una panatura. Con mia madre abbiamo modificato un po' la ricetta trovata.

Prima di tutto abbiamo tolto i gambi (che al momento sono in fase di essiccazione, ho letto che una volta secchi si possono triturare e usare per insaporire i piatti....vedremo!)
Abbiamo pulito le cappelle e le abbiamo adagiate su una placca foderata con carta forno spennellata con dell'olio.


Abbiamo preparato una panatura facendo appassire mezza cipolla di tropea, l'abbiamo poi aggiunta a  pan grattato, prezzemolo, olio, sale, pepe, formaggio grattuggiato e vino.
Per non appesantire troppo la panatura abbiamo ammorbidito l'impasto con un po' d'acqua


Dato che è indispensabile che le cappelle siano piatte per poterle condire, quelle che erano ancora leggermente chiuse le abbiamo tagliate e poi "schiacciate" leggermente con le mani.
Poi abbiamo sparso la panatura sulle lamelle dei funghi
 

Abbiamo infornatoa 160° per circa quindici minuti, il tempo di cottura dipende da quanto sono grandi i funghi, quello più piccolo si era seccato un po', quindi consiglio di utilizzare funghi di grandezza omogenea, e di guardarli spesso durante la cottura.


Cucinati così sono piaciuti a tutta la famiglia
Sono gustosi e leggeri e non hanno davvero nulla da invidiare a quelli fritti!!
Una ricetta da provare e modificare a piacere per quanto riguarda gli ingredienti da aggiungere alla panatura; consiglio di non usare ingredienti troppo saporiti per evitare di coprire il sapore del fungo!